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03
Lug

Nuova legge sulla raccolta dei funghi

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b2ap3_thumbnail_funghi_corciolani.jpgNuove e più semplici regole per chi ama andare per funghi. Una prelibatezza ma anche una risorsa del nostro entroterra che viene tutelata. Infatti il bosco per almeno due giorni alla settimana potrà “riposare” salvaguardando la sua possibilità di autorigenerarsi. Previsto anche un contributo da versare per la tutela e la salvaguardia dei boschi dagli incendi e per la valorizzazione delle zone agricole e dei loro prodotti. All’unanimità è stata approvata la proposta di legge “Disciplina della raccolta e commercializzazione di funghi epigei spontanei” avanzata da Valter Giuseppe Ferrando, Antonino Miceli, Giuseppe MaggioniGiancarlo Manti, Antonino Oliveri, Sergio Scibilia (Pd). 

Il provvedimento introduce alcune semplificazioni per quanto riguarda la disciplina che regola la raccolta e il controllo dei funghi e si pone lo scopo di valorizzare i prodotti dell’entroterra. La raccolta dei miceti potrà essere subordinata al versamento di un corrispettivo a Comuni e Enti parco. Le risorse così ricavate verranno impiegate dagli enti locali per il recupero e la salvaguardia dei boschi dagli incendi, il ripristino e il miglioramento delle strade forestali, l’organizzazione di eventi e per valorizzare i prodotti locali (50% dei fondi). La legge riconosce il ruolo dei consorzi e dell’associazionismo per stabilire, in accordo con i Comuni, i periodi di apertura e chiusura della stagione di raccolta e la selezione delle specie da raccogliere. I consorzi potranno consentire la raccolta ai soggetti autorizzati fino a 5 giorni alla settimana garantendo al bosco un “riposo” di almeno due giorni. Viene inoltre definita la quantità massima di funghi da prelevare a seconda delle specie: tre chili a persona per porcini e gli altri; un chilo per gli ovuli; nessun limite per i chiodini. I proprietari o usufruttuari dei fondi e i loro famigliari non avranno limiti di raccolta sui propri terreni e, a fini economici, potranno riservarsi la raccolta con l’apposizione di cartelli e tabelle lungo i confini della propria area. Sono previste deroghe per gli imprenditori agricoli. La Regione può individuare alcune specie per cui si possa derogare i limiti quantitativi di raccolta. I comuni sulla base degli indirizzi regionali, possono comunque vietare o limitare la raccolta se alcuni mutamenti possano alterare l’ecosistema del bosco. Vengono definiti nello specifico i sistemi di raccolta per salvaguardare il bosco. Per quanto riguarda i controlli micologici e la commercializzazione il provvedimento specifica le funzioni dell’ispettorato e definisce i criteri per autorizzare il commercio e il con sezionamento dei funghi”.

La proposta di legge è stata modificata in diversi punti durante il dibattito in aula. Nel dibattito sono intervenuti Ezio Chiesa (Gruppo Misto-Liguria Viva), Marco Melgrati (FI), Valter Ferrando (Pd), Alessandro Benzi (Sel con Vendola), l’assessore all'Agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura Giovanni Barbagallo, Luigi Morgillo e Matteo Rosso (FI), Maurizio Torterolo (Lega NordLiguria-Padania) e Edoardo Rixi (Lega NordLiguria-Padania), Antonino Miceli eMassimo Donzella (Pd). 

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