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Gen

L'IIT resti centro di ricerca

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L’IIT, l’Istituto Italiano di tecnologia di Morego, non deve diventare una struttura burocratica, ma deve restare il fiore all’occhiello dell’eccellenza in campo  di ricerca e innovazione, riconosciuto e accreditato a livello mondiale. Lo dice un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale, che ha come primo firmatario  Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria Padania),  sottoscritto anche da consiglieri di maggioranza e minoranza.

Il documento impegna la giunta ad attivarsi presso il governo «per lo stralcio dall’Investment Compact, del cambio di missione dell’IIT di Morego e per l’inserimento di un provvedimento che dia la possibilità di partecipazione come socio alle proprie start up». Si rimarca infatti che il cambio di mission (secondo il decreto l’IIT, come detto, dovrebbe l’agenzia nazionale dei brevetti realizzati dalle università e centri di ricerca italiani) è stata stabilita dal ministro all’Economia del governo Renzi nell’Investment compact. Il decreto ha provocato vivaci reazioni e l'IIt chiede di poter avere la possibilità di partecipare come socio alle proprie start up, a quelle aziende tecnologiche che nascono dalla ricerca all’interno dell’istituto stesso e che potrebbero rappresentare un'occasione concreta di lavoro. Si ricorda, infine che presso l’Istituto lavorano 1100 ricercatori, di cui il 44 per cento stranieri con età media di 33 anni e per il 41 per cento donne.

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