Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il Disegno di legge 70 che prevede l’abrogazione dell’articolo 8 della legge regionale 1 dicembre 2015, n. 20 “Misure per lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclaggio” per adeguare la normativa regionale a quella nazionale, in seguito ad alcune osservazioni del Governo. La norma in questione, infatti, prevede che la Giunta regionale possa disporre annualmente l’esenzione dal versamento del tributo di conferimento in discarica dei rifiuti in caso di dichiarazione di stato di emergenza per eventi calamitosi, ma questo andrebbe in contrasto con la legislazione statale che attribuisce questa facoltà al Ministro dell’economia e delle finanze. Secondo i principi espressi dalla Corte Costituzionale in materia tributaria, infatti, il tributo viene istituito e disciplinato nei suoi aspetti principali dalla legge statale anche se il gettito spetta poi alle Regioni.
Con il voto favorevole della maggioranza e dei Popolari per la Liguria (gli ex Ncd) e 7 contrari (Forza Italia, Lega, Liguria Libera. Liste Biasotti) è stata approvato il “Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche comprensivo del piano di monitoraggio e dichiarazione di sintesi”.
Gli obbiettivi che si pone il Piano per la riduzione del rifiuto indifferenziato e l’aumento del riciclaggio in modo da ridurre il peso delle discariche, creare poli provinciali per produrre biogas e compost di qualità e, infine, ridurre la frazione inerte da 500 mila tonnellate a poco più di 100 mila.
L’assessore al ciclo dei rifiuti e infrastrutture Raffaella Paitache ha espresso la sua soddisfazione per essere riuscita a varare l’aggiornamento del Piano dei rifiuti: «Questo Piano – ha detto - parte dalla consapevolezza che dobbiamo lavorare sull’impiantistica esistente e provare a mettere a sistema questa impiantistica sulla base di una gestione di carattere regionale dell’Ambito territoriale ottimale e all’interno degli A.T.O. regionali, avere poli di carattere provinciale che siano il più possibile capaci di dare una soluzione ai problemi».
Meno discariche e più raccolta differenziata. Bacino unico regionale per i rifiuti ma autosufficienza delle singole province nello smaltimento della spazzatura. Messa in sicurezza dell’impianto di Scarpino e individuazione di una soluzione alternativa alla mega discarica genovese. Razionalizzazione e ottimizzazione del sistema gestionale. Sono questi i punti fondamentali contenuti in tre ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio regionale sul tema dei rifiuti e sui problemi di Scarpino, la discarica da anni al centro di numerose polemiche esplose in modo clamoroso dopo una recente azione della magistratura intervenuta dopo che i liquami prodotti dai rifiuti tracimarono nel rio Cassinelle.