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Giu

Difensore civico, 432 casi aperti, 39 riguardano minori

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giardini_bambini_6949-Foto-Davide-Panbianchi.jpg Il difensore civico è un organismo creato dalla Regione al quale tutti i cittadini possono rivolgersi per avere aiuto nel lo loro rapporto con la pubblica amministrazione. Come ogni anno, Francesco Lalla, l'ex magistrato che ricopre questo in carico, ha presentato una relazione sulla sua attività nell'anno trascorso, Nel 2013 sono stati aperti 432 nuovi fascicoli, la maggior parte riguarda gli enti locali. Ben 39 casi riguardano minori. I temi maggiormente affrontati sono la sanità, l'edilizia popolare, la previdenza, l'ambiente.

Lalla  ha preso atto con rammarico che lo scorso dicembre la Regione Molise ha abrogato la legge che istituisce l’Ufficio del Difensore Civico e ne ha disposto la cessazione immediata dall’incarico. Lalla (Foto) ha sottolineato la necessità non solo di mantenere la figura del Difensore Civico ma di valorizzarne l’istituto in quanto «è un mezzo di tutela dei diritti fondamentali; svolge un’attività di mediazione, mettendo a confronto le esigenze e le richieste dei cittadini con l’azione doverosa dei pubblici uffici; è un mezzo alternativo a quelli giurisdizionali civili e amministrativi, interviene senza  oneri per il cittadino e assicurare, in caso di successo della mediazione, tempi di risoluzione delle controversie assai più rapidi».

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Concreta attività svolta dall’ufficioNel 2013 sono pervenute 1740 istanze nelle forme più varie. Solo al numero verde sono arrivate 1250 telefonate. Queste sollecitazioni hanno dato luogo all’apertura di 432 nuovi fascicoli.  «Soprattutto i contatti telefonici, - ha spiegato il difensore civico Francesco Lalla –spesso indicano una situazione di disagio complessivo della popolazione ligure e il suo difficile rapporto con la Pubblica Amministrazione in generale. Essi provenivano in larga parte da anziani, disabili o comunque appartenenti a “fasce deboli”. Tutte queste richieste hanno portato l’Ufficio del Difensore civico a modificare il proprio modo di lavorare. Si è consolidata una metodica incentrata sull’ascolto e sul rapido avvio delle procedure di risoluzione. Ormai è rarissimo il caso in cui occorra un intervento personale e diretto del Difensore Civico. Inoltre, a partire dell’anno prossimo, ogni pratica potrà essere consultata in tempo reale mediante una registrazione al sito»

Le molte sollecitazioni hanno portato a risultati concreti. Sul problema del trasporto gratuito in autoambulanza a cura delle asl è stata suggerita ai vertici regionali dal Difensore Civico una modifica normativa o interpretativa sulla base della quale il direttore generale della Asl 3 consentiva al trasporto qualora i medici avessero certificato “una patologia assimilabile alla non deambulabilità assoluta”. Nel 2013 si sono svolte due udienze in cui sono stati trattati due casi relativi a disservizi presso il servizio di Radiologia diagnostica di Savona Cairo Montenotte e presso il servizio di Reumatologia dell’Ospedale San Paolo di Savona; una seconda presso l’IRCCS S.Martino-IST su quattro casi sollevati da malati ricoverati presso i reparti di Medicina generale, Malattie del Metabolismo e Diabetologia,  Pneumologia e Pronto Soccorso. Diversi i casi risolti relativi all’assistenza di malati psichiatrici, all’abbattimento delle barriere architettoniche in alcune strutture sanitarie, a rette troppo elevate di alcuni asili comunali, ai rumori provocati dalle attività del Vte nei quartieri circostanti al porto di Genova, ai ritardi per il riconoscimento della cittadinanza italiana, al doppio pagamento di contravvenzioni stradali, all’assegnazione di borse di studio, a vertenze di natura pensionistica e fiscale, al ripristino di guasti alla rete idrica e alle tariffe del servizio.

L’Ufficio Garante Infanzia e Adolescenza (incarico ricoperto ad interim dal Difensore civico) ha preso in carico 39 casi che hanno interessato la direzione scolastica regionale e quelle provinciali di Genova e Savona, istituti scolastici, tribunali, servizi sociali, cooperative sociali, comunità di accoglienza e terapeutiche. Sulle tematiche legate all’affido a uno dei due coniugi sono state affrontate 8 pratiche. Sui contenziosi con le scuole e il Provveditorato regionale ne sono state esaminate sette, altrettante su sentenze di affidamento esterno .

In totale, l’azione del Garante Infanzia e Adolescenza ha coinvolto in modo diretto 55 minori, oltre 20 famiglie, 26 operatori di servizi sociali, 3 giudici, 8 avvocati.  Fra i casi quello della figlia di un rifugiato politico, guida un movimento di liberazione del suo popolo espulso dal suo Paese.

Con la collaborazione della Consulta Regionale dell’handicap sono prese in carico 7 vicende.

 
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