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05
Feb

Caccia: niente piombo nelle zone umide. Arco e frecce vietati

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b2ap3_thumbnail_Magra-fiume-ph-merlo-LIGSPMGR-061127-7.JPGCon 29 voti favorevoli e un astenuto (Giancarlo Manti, Pd)  è stata approvata la proposta di legge “Modifiche alla legge regionale 1 luglio 1994 n. 29 (norme regionali per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio)”, presentata da Francesco Bruzzone, Maurizio Torterolo  ed Edoardo Rixi della Lega Nord Liguria-Padania, ai quali si sono poi aggiunti Angelo Barbero (Gruppo misto) e Gino Garibaldi (Ncd).

 

Sono stai approvati alcuni emendamenti. Uno, che ha come primo firmatario  Antonino Oliveri (Pd), sottoscritto anche da altri due componenti del Pd,  Giancarlo Manti e Sergio Sciblia, elimina la possibilità di utilizzare l’arco da caccia, sulla base di specifica regolamentazione adottata dalle Province, per il prelievo selettivo agli ungulati. L’utilizzo delle frecce, che spesso non ha un immediato esito letale, comporterebbe inutili sofferenze sugli animali.

Approvati alcuni emendamenti presentati da Francesco Bruzzone, uno dei quali elimina le indicazioni da seguire in caso di eventuale sospensiva della delibera del Consiglio regionale inerente il calendario venatorio per la stagione di caccia, che non si rendono più necessarie, come ha avuto modo di spiegare lo stesso Bruzzone.

Si introduce nella norma regionale il divieto di utilizzo di munizioni contenenti piombo nelle zone umide quali quelle definite dalla Convenzione di Ramsar, già previsto negli ultimi due calendari venatori regionali. In questo modo tale divieto acquisisce maggior valenza e oltre ad aumentare la tutela di particolari habitat e specie di pregio contribuisce a chiarire come, al  di fuori di tali finalità., non siano previste ulteriori limitazioni.

 

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