Chiedere lo Stato di emergenza per tutta la provincia di Genova. E’ quanto sollecita  un ordine del giorno che ha come primo firmatario Ezio Chiesa (Gruppo Misto-Liguria Viva), sottoscritto da tutti i gruppi ed approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. Il documento nel dettaglio impegna la giunta  ad attivarsi “nei confronti del Governo nel chiedere lo stato di emergenza per tutta la provincia di Genova e finanziamenti straordinari, soprattutto a sostegno delle attività economiche gravemente colpite, che a seguito dell’alluvione rischiano di cessare l’attività”. 

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Edoardo Rixi (Lega Nord Liguria-Padania) e sottoscritto da tutti i capigruppo, che impegna la giunta  a incrementare i capitoli del bilancio regionale con ulteriori risorse volte alla prevenzione del rischio idrogeologico; a richiedere al Governo per i Comuni interessati dall'alluvione la possibilità di sforare il Patto di stabilità in modo da consentire alle Amministrazioni locali di provvedere ai fabbisogni dei cittadini colpiti dal maltempo, alla messa in sicurezza del territorio; a rafforzare il sistema di Protezione civile e ad istituire un fondo per l’assegnazione dei contributi ai proprietari di veicoli distrutti, se non fossero stati  risarciti diversamente”.  

Battaglia della Regione Liguria per portare al 2020 la scadenza per il raggiungimento del 65% della raccolta differenziata da parte dei Comuni: l’Assemblea legislativa ha preso posizione compatta grazie ad un ordine del giorno, primo firmatario Antonino Oliveri (Pd) per ripristinare la scadenza definita dal Collegato alla legge di stabilità 2014. In Commissione ambiente della Camera dei deputati, infatti,  il termine era stato ridotto a dodici mesi, a partire dall’approvazione della legge, ed era stata attribuita ai Comuni  la responsabilità contabile di eventuali sforamenti dei termini. 

Il Consiglio con un ordine del giorno (primo firmatario  Aldo Siri, Liste civiche per Biasotti presidente)  approvato all’unanimità ha impegnato a riconoscere come prioritaria la messa in sicurezza della strada di Monterosso interessata da una frana. I fondi necessari – circa 500 mila euro – dovrebbero essere reperiti attraverso la compartecipazione alle spese effettuate a fronte dell’ordinanza del sindaco del Comune omonimo e le risorse iscritte nell’assestamento o nel bilancio 2015 nell’ambito dei fondi derivanti dalle accise. La frana nel marzo del 2013 aveva fatto crollare il muraglione che sostiene l’orto del convento dei Frati Cappuccini di Monterosso. Il crollo ha comportato lo spostamento dei detriti del muro e del terreno sulla strada carrabile fra Fegina (una frazione di Monterosso) e il centro storico, causando gravissimi problemi dal punto di vista della viabilità e rendendo difficoltoso l’accesso dei visitatori al convento di alto valore storico e artistico.   

E’ stato approvato con 19 voti (maggioranza e Ncd) il Disegno di legge 360: Modifiche alla legge regionale 24 febbraio 2014, n. 1 (Norme in materia di individuazione degli ambiti ottimali per l'esercizio delle funzioni relative al servizio idrico integrato e alla gestione integrata dei rifiuti).