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27
Apr

Rivedere le regole sul credito con ipoteca

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Per chiedere la modifica delle regole del credito ipotecario che,  in taluni casi, consentirebbe l’esproprio della casa del debitore, senza neppure passare attraverso il tribunale, sono stati approvati una mozione, presentata da Gianni Pastorino (Rete a sinistra) e un ordine del giorno, presentato da Matteo Rosso (FdI-An).

Con 20 voti favorevoli e 6 contrari (Pd) è stata approvata  la mozione presenta da Gianni Pastorino (Rete a sinistra) che impegna la giunta a intervenire presso il Governo per modificare il decreto che recepisce la direttiva europea 17 del 2014 sul  Credito Ipotecario. Il consigliere contesta che «il decreto in questione permette alle banche di espropriare e rivendere la casa del debitore in difficoltà senza passare da un tribunale». Al contrario Pastorino chiede che venga inserito il diritto per il proprietario in difficoltà a sospendere il mutuo per 36 mesi, di garantire un tempo congruo affinché il proprietario moroso possa vendere lui stesso la casa, l’obbligo di utilizzare le stime OMI dell’Agenzia delle Entrate per le perizie sull’immobile e, infine, l’esclusione dalle nuove norme per gli immobili d’ impresa  «Il decreto legislativo italiano – si leggenell’ordine del giorno - stabilisce che “le parti del contratto possono convenire che, in caso di inadempimento del consumatore, la restituzione o il trasferimento del bene immobile oggetto di garanzia reale o dei proventi della sua vendita comporta l’estinzione del debito. Il valore del bene è stimato da un perito scelto dalle parti con una perizia successiva all’inadempimento ed è evidente che il consumatore moroso si trova in una posizione svantaggiata e di estrema debolezza».

Con 20 favorevoli e 6 contrari (Pd) è  stato approvato l’ordine del giorno presentatoda Matteo Rosso (Fratelli d’Italia-AN)  in cui si chiede alla giunta di intervenire presso il Governo affinché venga rivista la bozza di decreto che recepisce la direttiva europea n. 17 del 2014 sul Credito Ipotecario che stabilisce che “gli Stati Membri non possono impedire alle parti di un contratto di credito di convenire espressamente che la restituzione o il trasferimento della garanzia reale o dei proventi della vendita della garanzia reale è sufficiente a rimborsare il credito”. Nella bozza di recepimento, secondo il consigliere, «in caso di mancata restituzione delle somme prestate l’istituto di credito può entrare direttamente in possesso dell’immobile posto a garanzia e metterlo in vendita per soddisfare il proprio credito, restituendo eventualmente al cliente la differenza fra il prezzo ricavato e il debito non rimborsato». Rosso ricorda il  “divieto del patto commissorio” con il quale si conviene che, in caso di inadempimento del credito, la proprietà della cosa ipotecata passi al creditore. Si chiede, quindi, che «venga scongiurata la manovra che accelera il recupero da parte delle banche delle garanzie su un credito, che entrano in possesso delle case ipotecate senza prima procedere al pignoramento e saltando il passaggio in Tribunale e  agevola le banche nelle vendite forzose degli immobili a qualsiasi prezzo pur di recuperare i propri crediti».

Il Pd, che ha votato contro mozione e ordine del giorno, chiedeva di riportarli in commissione, oppure di portare all’approvazione del Consiglio un documento unico, durante la prima seduta utile. 

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