Il Consiglio ha recepito il Codice di autoregolamentazione contro le infiltrazioni mafiose
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione “Recepimento del Codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere”, di iniziativa di Fabio Tosi (Movimento 5 Stelle) e sottoscritto dall’intero gruppo.
Come si sottolinea nel testo, il codice di autoregolamentazione è stato approvato in data 23 settembre 2014 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, e si intende applicarlo, quindi, in particolare «a qualsiasi incarico di nomina di competenza del Consiglio regionale, della giunta regionale e dei rispettivi presidenti».
Nella proposta di deliberazione si ricorda, tra l’altro, che la legge regionale numero 7 del 5 marzo 2012 evidenzia «gli interventi da promuovere da parte della Regione Liguria anche in collaborazione con altri enti pubblici e privati, volti alla sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche finalizzati alla promozione dell’educazione alla legalità, alla crescita della coscienza democratica, all’impegno contro la criminalità organizzata e diffusa, i fenomeni di usura ed estorsione e le infiltrazioni e condizionamenti di stampo mafioso nel territorio regionale». L’articolo 20 della suddetta legge – si sottolinea - stabilisce che il Consiglio regionale recepisca, con propria deliberazione, il codice di autoregolamentazione approvato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. E di recente, secondo quanto si legge nel documento, è stato approvato un nuovo codice di autoregolamentazione, applicabile non solo alle elezioni ma anche a tutte le designazioni negli enti pubblici, al fine di combattere con maggior efficacia l’infiltrazione della criminalità organizzata nelle assemblee elettive, rendendo uniforme il sistema e ampliando le fattispecie che precludono le candidature. Si prevede, quindi, di applicare le suddette disposizioni.
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