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Set

Norme per edifici religiosi

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b2ap3_thumbnail_IMG_1470_20160928-141630_1.JPGIl Consiglio ha approvato a maggioranza la proposta di legge  “Modifiche alla legge regionale  24 gennaio 1985 numero 4 (Disciplina urbanistica dei servizi religiosi) che ha come prima firmataria Stefania Pucciarelli (Lega Nord Liguria-Salvini).  La legge equipara, dal punto di vista della disciplina urbanistica,  i centri culturali di matrice religiosa, agli  immobili che ospitano attrezzature di interesse comune di tipo religioso. 

 

Dall’equiparazione prevista dal nuovo testo consegue il fatto che ai Comuni si chiede una maggiore attenzione in presenza di una richiesta di  apertura di un nuovo centro culturale a carattere religioso. Il  Comune, dunque,  dovrà tener conto  di alcuni ed imprescindibili aspetti come, ad esempio, la certezza che nell’area interessata non sia eccessivamente congestionato il traffico nelle ore di maggior fruizione della struttura. Deve essere inoltre garantita  l’accessibilità dell’edificio a soggetti portatori di handicap. L’immobile scelto quale ipotetica sede del Centro culturale, inoltre, deve essere munito  di adeguate opere di urbanizzazione: se queste sono assenti o inadeguate, la loro realizzazione è a carico del richiedente.  Devono essere rispettate le distanze minime tra le aree e gli edifici da destinare alle diverse confessioni religiose, che saranno definite con una deliberazione annuale da parte della Giunta regionale. La legge puntualizza anche che gli edifici di culto  devono essere congrui, dal punto di vista architettonico e dimensionale, con le caratteristiche e le peculiarità del paesaggio ligure. 

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