Grazie ad una sospensione della seduta, Giunta e capigruppo hanno affrontato il problema dei lavoratori che sono stati a contatto con l’amianto. Si tratta di dipendenti o ex dipendenti di Ansaldo, Ilva, Stoppani e delle tante aziende dei settori delle riparazioni navali e dell’edilizia che utilizzavano le fibre potenzialmente mortali (nella foto la fibra di amianto) e che, a seguito di una inchiesta da parte della magistratura, apertasi ormai nove anni fa, rischiano di non vedere riconosciuto il loro diritto alla pensione. All’incontro, coordinato dal presidente del Consiglio regionale Michele Boffa, la giunta era rappresentata da Giovanni Enrico Vesco, assessore alle Politiche attive del lavoro e dell'occupazione, ed erano presenti i capigruppo consiliari, i rappresentanti sindacali e alcuni dei tanti lavoratori interessati.
Al termine è stato preso unanimemente l’impegno di approvare una mozione da parte del Consiglio regionale che preveda nel suo dispositivo i contenuti di un articolo di modifica della legge nazionale. Essa dovrà stabilire la salvaguardia dei diritti acquisiti e quindi l’erogazione delle pensioni agli aventi diritto fatta salva la successiva rivalsa una volta che la magistratura dovesse stabilire la sussistenza di un eventuale dolo. L’indagine magistratura iniziata nove anni fa di fatto ha provocato il blocco di tutti i provvedimenti da parte dell’Inail in base al principio di autotutela dell’Ente. La mozione, e la bozza di articolo di legge ivi contenuto, dovrebbe essere la base per un incontro con i parlamentari liguri, con i capigruppo parlamentari e con il governo.
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