Blue Flower

11
Giu

Una Banca per il latte materno donato

Inviato il

b2ap3_thumbnail_NeonatoMaternita_0652Foto-Astrid-Fornetti.jpg

Istituire in Liguria una banca del latte materno donato da madri che ne hanno in eccesso, per far fronte al fabbisogno di neonati, in particolare i prematuri, le cui madri non ne hanno a sufficienza. E’ questo l’intento della proposta di legge Istituzione della  “Istituzione della Banca del latte materno della Liguria” che ha come prima firmataria Roberta Gasco  (Forza Italia), ma è stata sottoscritta dai presidenti di tutti i gruppi  che compongono l’Assemblea legislativa ligure e dal presidente della commissione consiliare sanità, Valter Ferrando (Pd)

Il latte materno, secondo i promotori dell’iniziativa legislativa,  è un alimento con proprietà insostituibili e, nel contempo, un farmaco salvavitaper i neonati affetti da patologie: disturbi digestivi, allergie o deficit immunitari.  Per tutti i nuovi nati, comunque, rappresenta il “nutrimento ideale” ed un importante “supporto” terapeutico”. Su questi principi, che ispirano la legge, l’intesa tra tutti i gruppi è stata unanime. 

«E’ per me motivo di grande soddisfazione il fatto che il testo sia stato condiviso da tutti i gruppi»  dichiara Roberta Gasco, sottolineando che l’articolato ha incontrato non solo il favore del presidente della III Commissione sanità Valter Ferrando, ma anche dell’assessore  alla salute Claudio Montaldo e dell’assessore al bilancio, Sergio Rossetti.  Quest’ultimo, secondo quanto sottolineato da Gasco, ha già garantito la copertura finanziaria della legge, per la quale si prevede un investimento iniziale di circa 30-40 mila euro necessari in particolare per l’acquisto di un pastorizzatore e di un  congelatore.

Il presidente della III Commissione sanità, Valter Ferrando, ha annunciato la sua intenzione di arrivare al varo attraverso un «percorso velocissimo». L’auspicio unanime è che la legge venga licenziata dal Consiglio regionale prima della pausa estiva.

La Banca concretizza un doveroso incontro tra domanda e offerta e sarebbe costituita da un centro di coordinamento di raccolta del latte donato da madri in salute. Devono essere fornite tutte le necessarie garanzie di sicurezza di qualità del latte donato e, infatti, la “Banca del latte materno”, per poter operare, deve ottenere l’accreditamento da parte del Ministero competente. Ogni Banca è gestita sotto la responsabilità di un pediatra o neonatologo e i controlli vengono eseguiti in stretta collaborazione con un microbiologo. Il team di lavoro  si compone di persone qualificate nel settore. Il latte viene raccolto, trattato e conservato nel rispetto delle norme igieniche più adeguate, e le apparecchiature devono essere in grado di garantire latte di assoluta sicurezza e qualità. La selezione delle donatrici viene eseguita in modo tale da tutelare la salute delle stesse donatrici, delle madri naturali e dei bambini riceventi. A tal fine, si tiene conto dei fattori di rischio, quali, particolarmente, l’utilizzo di droghe, alcool o tabacco e il rischio di malattie sessualmente trasmesse. Il trasportodeve avvenirenel rispettodella catena del freddo in modo che il latte arrivi alla Banca ancora congelato . E’ possibile il ritiro al domicilio della donatrice. Tutto il latte deve essere pastorizzato a +62,5° C per trenta minuti.

 

Ultima modifica il