Tutelare i lavoratori di Kavo Promedi
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi sull’azienda Kavo Promedi di Genova che con un blitz notturno nel fine settimana ha smantellato quasi completamente il sito produttivo. Il documento impegna la giunta a seguire la trattativa fra sindacati e società avviata l’8 febbario scorso, ad assicurare ai lavoratori un risarcimento in seguito alla scelta di chiudere lo stabilimento genovese.
L'ordine del giorno chiede inoltre di garantire il percorso lavorativo futuro degli addetti, di mantenere gli impianti tecnologici strumentali alla produzione fino alla fine della vertenza sindacale, a vigilare perché simili episodi non si verifichino più e a prevedere norme che penalizzino la delocalizzazione di impianti tecnologici e macchinari collegati alla produzione.Presso la Kavo Promedi lavorano venti persone che non erano stati informate della crisi aziendale e del progetto di delocalizzazione. Nell’ordine del giorno si precisa che, “stando alle attuali informazioni la situazione economico-finanziaria appare assolutamente positiva”
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