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Più risorse per le scuole paritarie

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b2ap3_thumbnail_ingresso-aula-piccola_20160127-150155_1.jpgTutelare la libera scelta educativa rifinanziando la legge regionale 15 del 2006. Ieri il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza una mozione presentata da Claudio Muzio (FI) e sottoscritta anche dal collega di gruppoAngelo Vaccarezza sulle scuole paritarie e la libera scelta educativa. La mozione impegna la Regione a rifinanziare la legge regionale 15 del 2006 in modo adeguato affinché la libertà di scelta educativa posso essere esercitata da ogni famiglia, in particolare da quelle meno abbienti. Il documento impegna la giunta a promuovere e sostenere la collaborazione attiva tra scuole paritarie ed gli enti locali nelle situazioni in cui le scuole paritarie svolgono un ruolo sussidiario alla scuola pubblica.

La mozione, inoltre, auspica degli interventi regionali nei confronti dello Stato per raggiungere la piena applicazione della Legge 62 del 2000 incrementando le risorse statali destinate alle scuole paritarie e promuovendo lo snellimento delle procedure per assicurare a questi istituti la certezza e la tempestività dei finanziamenti, e per consentire anche alle scuole paritarie l’accesso ai benefici ed alle opportunità previste dalla legge 107del 2015. Claudio Muzio ha ricordato, in aula, che la Costituzione italiana sancisce la libertà di scelta educativa e stabilisce e riconosce alla famiglia il pieno diritto di poter liberamente scegliere per i propri figli un’istruzione e un’educazione conforme ai propri convincimenti etici che garantisca obiettivi educativi e professionali rispondenti alle proprie attese. Nel documento si ribadisce che spesso le scuole paritarie svolgono un ruolo sussidiario rispetto all’offerta formativa pubblica e che la loro esistenza e la loro funzione sono vitali per assicurare il pluralismo delle attività formative ed educative previsto dalla Costituzione italiana.Al contrario, a partire dall’anno scolastico 2009/2010, si è verificata una progressiva riduzione dei contributi economici a favore della scuola paritaria ai danni della scuola dell’infanzia, delle scuole primarie e secondarie superiori, pregiudicando la possibilità delle famiglie di accedervi in assenza di un effettivo supporto e sostegno economico. 

 

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