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Dic

Rischio idrogeologico-stato interventi

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A cura di: Luca Berruti Il territorio regionale della Liguria, nella sua limitata estensione di circa 5.400 kmq, è caratterizzato da un assetto morfologico estremamente peculiare che, al contempo, le conferisce la ben nota ed apprezzata mitezza del clima, abbinata a panorami unici di estrema bellezza, ma anche la fragilità dei suoi versanti e la vulnerabilità ai fenomeni meteorologici più intensi. L’orografia molto tormentata, impostata su un substrato geologico estremamente articolato, determina un’idrografia molto parcellizzata, con numerosissimi piccoli bacini di pochi chilometri quadri, a regime torrentizio, soggetti, pertanto, a piene improvvise e impetuose, innescate anche da semplici temporali di breve durata. 

Inoltre, la ripidezza dei versanti , spesso impostati su substrati rocciosi di scadenti caratteristiche geotecniche, e la forte erosione dei rivi, determina la presenza di numerosissime frane. D’altro canto, le particolarissime caratteristiche orografiche e geografiche della Liguria, oltre a determinarne la mitezza del clima, inducono anche importanti effetti sui regimi pluviometrici; si registrano, infatti, cumulate annue di pioggia mediamente superiori rispetto alle regioni circostanti, nonché, soprattutto, una maggiore probabilità di occorrenza di eventi piovosi di forte intensità. Le caratteristiche morfoclimatiche della regione ne hanno anche, ovviamente, condizionato l’antropizzazione che, risulta estremamente disomogenea. Vi sono, infatti, ristrette porzioni di territorio sottoposte ad una pressione antropica fortissima a fianco ad aree molto più estese di fatto non insediate. Chiaramente, le aree fortemente antropizzate si concentrano esclusivamente nei ristretti lembi di territorio dove le pendenze consentono l’insediamento, quindi lungo la stretta fascia costiera e lungo i fondovalle e, nell’entroterra, sulle porzioni di versante meglio esposte climaticamente e con minore acclività. Purtroppo, molto spesso queste aree coincidono con la presenza di vasti e potenti corpi di frana di genesi antica, ma che, sovente, sono tuttora almeno parzialmente instabili e, comunque, sono connotati da un’intrinseca fragilità. D’altronde, i densi insediamenti di fondovalle hanno portato quasi sempre ad occupare aree di pertinenza fluviale ed a restringere e artificializzare gli alvei dei torrenti, riducendo i tempi di corrivazione e le sezioni di deflusso ed aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi di piena. Questo fatto, unitamente alla diffusissima presenza di edifici residenziali, industriali ed artigianali, strade, ma anche strutture particolarmente critiche, come scuole o ospedali all’interno delle aree esondabili, determina, ovviamente, una fortissima esposizione al rischio idrogeologico.

La grande frana attiva di Lemeglio in Comune di Moneglia

La mappatura delle aree esondabili nella parte centrale della città di Genova. In magenta sulla destra della mappa viene già riportato il tracciato del costruendo canale scolmatore del T. Bisagno.

La pianificazione di bacino sviluppata negli ultimi due decenni ha messo drammaticamente in evidenza lo stato di forte criticità idrogeologica a cui la Liguria risulta soggetta. Si evince, infatti, come ben oltre il 20% della popolazione regionale (oltre 300.000 persone) risieda in aree esondabili, che interessano complessivamente solo il 3% dell’intero territorio. Più del 10% del territorio è interessato da frane e circa il 70% delle frane censite, che superano le 10.000 unità, sono interessate dalla presenza di insediamenti antropici o infrastrutture. Nella sola Provincia di Genova, circa 1.800 kmq di estensione, si contano quasi 4.000 frane su oltre 500 delle quali sono collocati più di 3 edifici. La pianificazione di bacino elaborata per la porzione di territorio di pertinenza dell’ex Autorità di Bacino di rilievo regionale (1.100 kmq) ha individuato ben 224 aree in frana classificate a rischio molto alto (R4) e quasi 1.500 aree a rischio alto (R3)

Esempio di mappatura delle frane in una porzione della media Val Polcevera

l fabbisogno stimato dalla pianificazione di bacino per la mitigazione del rischio idrogeologico supera il miliardo e mezzo di euro. Ma occorre precisare che tale stima è antecedente a numerosi eventi alluvionali occorsi nell’ultimo decennio ed è, pertanto, certamente da rivedere al rialzo.

Nel giugno del 2014 l’art. 10 del decreto legge 91 ha ulteriormente rimarcato la riforma di sistema prevedendo il subentro dei Presidenti di Regione, relativamente al territorio di competenza, nelle funzioni dei commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico individuati negli accordi di programma sottoscritti tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e le Regioni ai sensi dell'articolo 2, comma 240, della legge n.191 del 23 dicembre 2009, e nella titolarità delle relative contabilità speciali.

Pochi mesi dopo, con il cosiddetto decreto “Sblocca Italia” (d.l. 133 del 12 settembre 2014 convertito il legge 164 dell’11 novembre), e in particolare nell'articolo 7 si è stabilito che:

  • a partire dalla programmazione 2015 le risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico fossero utilizzate tramite accordo di programma sottoscritto dalla Regione interessata e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
  • l'attuazione degli interventi fosse assicurata dal Presidente della Regione in qualità di Commissario di Governo contro il dissesto idrogeologico con i compiti, le modalità, la contabilità speciale e i poteri di cui all'articolo 10 del decreto legge n.91 del 24 giugno 2014 convertito, con modificazioni, dalla legge n.116 dell'11 agosto 2014.

Dalla metà del 2014 I Presidenti di Regione sono quindi direttamente responsabili, nel ruolo di Commissari governativi, della rapida ed efficiente realizzazione degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico.

A conferma dell'importanza rivestita dalla criticità ligure, inoltre, si sottolinea come il Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni (D.P.C.M. del 15 settembre 2015) abbia individuato la Regione Liguria come destinataria del 25% delle risorse complessive programmate e addirittura del 42,04% delle risorse immediatamente disponibili nella prima tornata di finanziamento, a fronte di un usuale criterio superficie-popolazione che la vedeva in precedenza beneficiaria di una quota inferiore al 3% dei finanziamenti erogati.

 

Rappresentazione cartografica dei quattro interventi finanziati alla Liguria dal piano stralcio
per le aree metropolitane (D.P.C.M. 15/09/2015)

 

suddivisione territoriale del piano programmatico da 1,3 miliardi di euro (fonte #italiasicura)

suddivisione territoriale del piano attuativo effettivamente finanziato (fonte #italiasicura)

 

Nello specifico, ad oggi il Presidente della giunta regionale ligure gestisce i seguenti programmi di finanziamento:

  • Accordo di Programma sottoscritto il 16 settembre 2010 tra Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e Regione Liguria finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico che ha finanziato il secondo stralcio del 2° lotto dei lavori di adeguamento della copertura del torrente Bisagno per un importo di 35,73 milioni di euro;
  • Primo atto integrativo all’AdP 2010 sottoscritto il 4 dicembre 2013 che prevede il finanziamento di 12 interventi per un importo complessivo di € 3.102.000,00
  • AdP sottoscritto il 24 novembre  2015 tra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Regione Liguria e Città metropolitana di Genova per l'utilizzo delle risorse destinate al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2015 (articolo 7, comma 2, del decreto legge n.133 del 12 settembre 2014, convertito con modificazioni dalla legge n.164 dell'11 novembre 2014 che stanzia 275 milioni di euro per 4 interventi nel bacino del torrente Bisagno
  • Accordo procedimentale sottoscritto il 3 maggio 2016 tra Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e Regione Liguria per l'utilizzo delle risorse destinate al finanziamento di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico al fine di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici in attuazione dell'articolo 19, comma 6, lettera a) del decreto legislativo 30/2013 per un intervento da 2.235 milioni di euro;
  • Secondo atto integrativo all’AdP 2010 sottoscritto il 23 novembre 2016 che prevede il finanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico che interessa la Via dell’Amore in Comune di Riomaggiore;
  • Fondo per la progettazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico ex art. 55 l. 221/2015 assegnato con decreto del Direttore Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque –Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 22.11.2017.
  • Terzo atto integrativo all’AdP 2010 sottoscritto il 9 gennaio 2018 che prevede il finanziamento di  4 interventi per un importo complessivo di circa 2,25 milioni di euro nell’ambito del “Piano operativo FSC 2014/2020 – Interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera”;

Nella tabella che segue sono elencati tutti i finanziamenti assegnati alla Liguria e gestiti dal Commissario:

Programma

Intervento

Importo (€)

Stato attuazione

A.d.P. Regione/Ministero Ambiente 2010

Lavori di adeguamento idraulico strutturale della copertura del torrente Bisagno in Comune di Genova: 2° lotto – 2° Stralcio

35.730.000,00

Lavori ultimati nel gennaio 2018

Primo atto integrativo A.d.P. 2010 del dicembre 2013

 

 

Conclusione lavori messa in sicurezza frana loc. Cassana in Comune di Borgnhetto Vara (SP)

300.000,00

Lavori ultimati

Messa in sicurezza movimento franoso fraz. Lago in Comune di Borgnhetto Vara (SP)

150.000,00

Lavori ultimati

Messa in sicurezza riempimento in loc. Termine derivante dai movimenti terra degli interventi in emergenza sul canale C. Morione in Comune di Monterosso al Mare (SP)

500.000,00

Lavori in corso

Completamento scogliere di protezione all'abitato lungo il torrente di Gravegnola in Comune di Brugnato (SP)

250.000,00

Lavori ultimati

Completamento lavori in emergenza disposti dal Servizio protezione Civile in Comune di Brugnato (SP)

180.000,00

Lavori ultimati

Completamento dei lavori di messa in sicurezza dissesti lungo la strada comunale Bruscarolo-Genicciola in Comune di Calice al Cornoviglio (SP)

130.000,00

Lavori ultimati

Completamento messa in sicurezza movimento franoso lato monte loc. Incavanerlla via S. Maurizio in Comune di Beverino (SP)

410.000,00

Lavori ultimati

Messa in sicurezza del torrente Pignone in Comune di Beverino (SP)

157.000,00

Lavori ultimati

Messa in sicurezza movimento franoso loc. Fontanavecchia in Comune di Vernazza

340.000,00

Lavori ultimati

Ripristino argini in loc. Casale tratto di torrente compreso tra paese e la confluenza con il torrente Pignone in comune di Pignone (SP)

350.000,00

Lavori n fase di affidamento

Frazione Stadamelli loc. Chiesa, messa in sicurezza movimento franoso in Comune di Rocchetta di Vara (SP)

230.000,00

Lavori ultimati

Ripristino sezione idraulica e stasatura tombinatura loc. Mangia in Comune di Sesta Godano (SP)

105.000,00

Lavori ultimati

AdP Aree metropolitane novembre 2015

Scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto: T. Fereggiano - 2° stracio Rii Noce e Rovare

10.000.000,00

In corso progettazione esecutiva

Adeguamento idraulico-strutturale del tratto terminale del t. Bisagno - completamento

95.000.000,00

Lavori in corso

Scolmatore del torrente Bisagno in Comune di Genova

165.000.000,00

Progetto esecutivo in fase di verifica e approvazione

Scolmatore del torrente Bisagno - 1° lotto: T. Fereggiano - 1° stracio

45.000.000,00

Lavori in corso

Accordo in attuazione dell'ar. 19, c. 6, lett.a) del d.lgs 30/2013
maggio 2016

Messa in sicurezza versante franoso in loc. Villagrossa in Comune di Calice al Cornoviglio (SP)

 2.235.000,00

Progetto esecutivo in fase di verifica

Secondo atto integrativo A.d.P. 2010
novembre 2016

Mitigazione del rischio da frane e caduta massi lungo la Via dell’Amore in Comune di Riomaggiore (SP)

5.000.000,00

Progettazione in corso

Fondo progettazione
Novembre 2017

Progettazione esecutiva Canale  scolmatore t. San Siro e Magistrato in Comune  di santa Margherita

621.148,50

Progettazione definitiva in fase di approvazione

Progettazione esecutiva dei lavori di messa in sicurezza dei rii Fasceo e Carendetta in Comune di Albenga

44.952,19

Progettazione esecutiva in corso

Progettazione esecutiva dei lavori di Sistemazione idraulica del rio Migliarese -2° lotto in Comune di Busalla

49.707,00

Progettazione definitiva in fase di revisione

Terzo atto integrativo A.d.P. 2010
gennaio 2018

Sistemazione idrogeologica finalizzata alla mitigazione del rischio per l'abitato di Caprile in Comune di Propata (GE)

895.684,00

Da avviare

Mitigazione rischio versante in frana e consolidamento della rotabile pubblica di Via Castellaro in Comune di Zoagli (GE)

392.000,00

In corso affidamento lavori

Consolidamento movimento franoso interessante la località Carbuta - Calice Ligure in Comune di Calice Ligure (SV)

595.000,00

Lavori in corso

Grave dissesto idrogeologico di versante interessante l'alveo del Rio Crosio nel tratto compreso fra Corso Marconi (a monte) e la tombinatura a lato di Via della Noria (a valle), in zona di piano di bacino classificata come PG3B, con grave pericolo per il centro abitato in Comune di Ospedaletti (IM)

371.000,00

Progettazione in corso

TOTALE

364.036.491,69

 

 

Per quanto attiene alle attività tecnico-amministrative connesse all’attuazione degli interventi, in qualità di Commissario governativo il Presidente si avvale delle strutture regionali e degli Enti territoriali competenti all’attuazione in via ordinaria delle opere.

La Regione Liguria, a ulteriore conferma dell'attenzione verso la tematica delle attività inerenti il dissesto idrogeologico, ha proceduto a una parziale riorganizzazione della Vice direzione Ambiente con la creazione di una struttura ad hoc per la Programmazione e gestione dei finanziamenti relativi agli interventi di difesa del suolo, con funzioni di struttura di supporto al Commissario straordinario per garantire un’adeguata struttura di coordinamento a livello regionale e per tutte le necessarie attività connesse all’espletamento del ruolo. A questa struttura afferiscono tutti i compiti di supporto al commissario, il coordinamento con tutti gli enti e i soggetti coinvolti nell’attuazione dei singoli interventi, il monitoraggio degli interventi in corso di attuazione e la pianificazione di quelli ancora in fase di elaborazione.

Sulla base dell’esperienza maturata nella gestione degli interventi del piano stralcio delle aree metropolitane e in considerazione degli ulteriori finanziamenti posti in capo alla gestione commissariale dalle successive assegnazioni di risorse si è ritenuto necessario focalizzare gli aspetti nodali del rapporto di avvalimento previsto dalla normativa come specifica prerogativa dei Commissari nello svolgimento delle proprie funzioni e che, per quanto ampiamente utilizzato, non trova nella legge una regolamentazione generale specifica, ma riferimenti normativi particolari quali, per esempio, quello più noto relativo all'appalto di lavori pubblici.

La disciplina puntuale dell'avvalimento quale strumento con il quale il Commissario svolge il proprio ruolo ricorrendo, in tutto od in parte,  alla struttura ed alla capacità di un altro soggetto, che agisce non in proprio, ma in nome, per conto e nell'interesse del Commissario stesso, è demandata dalla legge, e specificamente dall’art. 7, comma 2 del decreto legge 12 settembre 2014, n.133, ad apposite convenzioni da stipularsi con gli Enti di cui si intende avvalersi. In base al confronto con gli enti territoriali ed alle questioni poste in evidenza dalle prime positive esperienze di collaborazione si è maturata la convinzione che le convenzioni da svilupparsi per le future attività di progettazione e realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico oggetto di specifici accordi di programma dovessero in particolare:

  • definire la specificità del rapporto di avvalimento rispetto alla fattispecie, più familiare, nella quale vengono attribuiti finanziamenti agli Enti locali, individuati quindi quali soggetti attuatori, per la realizzazione di interventi di loro competenza o a loro affidati nell'ambito delle proprie funzioni amministrative;
  • individuare le modalità con le quali il responsabile del procedimento, ove individuato presso l'Ente avvalso, sia legittimato ad operare non come organo dell'Amministrazione di appartenenza ma come strumento del Commissario;
  • distinguere inequivocabilmente gli elementi che identifichino gli atti procedimentali assunti dall'amministrazione dell'Ente avvalso nell'ambito delle proprie attribuzioni relative all'attività ordinaria da quelli emessi in nome e per conto del Commissario nell'ambito del rapporto di avvalimento
  • definire l'incarico che il Commissario affida all'Ente avvalso e le risorse messe a disposizione a tal fine;
  • stabilire i tempi di svolgimento, le forme di vigilanza, quelle di pagamento delle spese e di trasferimento delle incentivazioni;
  • individuare il ruolo della struttura di supporto al Commissario con riferimento alle attività tecniche, amministrative e di coordinamento legate all'attuazione degli interventi.

 

Le esperienze acquisite e gli approfondimenti svolti hanno consentito di fare convergere la definizione dei temi sopra elencati in un Regolamento sviluppato per definire in maniera univoca l'articolazione dell'avvalimento da parte del Commissario delle amministrazioni locali coinvolte per la generalità degli interventi che ricadono sotto la competenza commissariale. Il lavoro svolto ha consentito l'elaborazione del testo del Regolamento di avvalimento successivamente approvato con Decreto Commissariale n. 20/2018 del 28 giugno 2018, accompagnato dal modello di Convenzione-tipo, da specificare volta per volta alla fattispecie individuale dell'intervento volta per volta oggetto di avvalimento. Con dette convenzioni vengono quindi disciplinate tutte le attività relative all'attuazione dei singoli interventi (individuazione del responsabile unico del procedimento, affidamento incarichi di progettazione, istituzione ufficio di direzione lavori, procedure di scelta del contraente per l’affidamento dei lavori, gestione dei lavori e dei procedimenti connessi alla fase di esecuzione dell’opera, collaudo) mantenendo in capo al Commissario la gestione diretta della spesa che viene tutta gestita attraverso la specifica contabilità speciale allo stesso intestata dove confluiscono oltre a tutti i finanziamenti statali anche gli eventuali cofinanziamenti regionali e comunali. La procedura di avvalimento è già stata formalmente attivata per due dei quattro interventi finanziati dal terzo atto integrativo del gennaio 2018 e per due delle tre progettazioni finanziate col fondo rotativo nel novembre 2017. A seguito di queste prime esperienze e del costruttivo confronto intercorso con gli Enti locali interessati si conferma l’utilità dello strumento per garantire una corretta ed efficace gestione delle procedure attuative di un’opera pubblica attraverso una costante sinergia tra Commissario, struttura regionale di supporto e enti avvalsi.

 

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