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04
Ago

Non privatizzare le Poste

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b2ap3_thumbnail_poste-scritta-piccola_20160804-083550_1.jpgIl Consiglio regionale ha approvato, al termine di un dibattito congiunto, due ordini del giorno sul tema dei lavoratori postali. Il primo ordine del giorno, presentato da Gianni Pastorino (Rete a Sinistra),   impegna la giunta a chiedere al Governo di rivedere il decreto sulla privatizzazione di Poste Italiane, mantenendo il controllo pubblico sulla maggioranza azionaria, di proporre una sostanziale modifica del nuovo modello organizzativo, per garantire il servizio sociale universale e tutelare i livelli occupazionali dell’azienda. Il secondo ordine del giorno è stato presentato da Stefania Pucciarelli (Lega Nord Liguria-Salvini), e fa riferimento al piano di ristrutturazione che Poste italiane sta attuando in Liguria. 

 

Nel documento si spiega che questo progetto  “determina, al momento, un taglio di 120 posti di lavoro  tra Savona, l’intera provincia e quella di Genova, riducendo i livelli di servizio e senza produrre risultati apprezzabili in termini di recupero di qualità e di sviluppo”. Il documento impegna, pertanto, la giunta ad intervenire presso il Governo affinché siano garantiti, sul territorio della Liguria, i posti di lavoro oggi a rischio; sia sospesa la privatizzazione completa di Poste Italiane mantenendo, per lo meno, il 51 per cento delle azioni societarie nella proprietà dello Stato; ad inviare l’ordine del giorno ai capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

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