Via Libera al riordino del servizio sanitario regionale
Il Consiglio regionale ha approvato la legge di Riordino del servizio sanitario regionale. Il provvedimento adegua la normativa regionale alle recenti disposizioni nazionali in materia di trasparenza e rimodula gli assetti organizzativi in funzione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La legge, inoltre, integra i percorsi assistenziali e razionalizza i costi tra diverse Aziende e all’interno di ciascuna Azienda.
Adeguamento normativa/Trasparenza. Le norme relative alle procedure di selezione dei Direttori delle Aziende sono state adeguate al Decreto Madia, che prevede un unico elenco a livello nazionale per i Direttori generali ed elenchi regionali per gli altri direttori. L’incarico di direttore amministrativo, direttore sanitario e direttore sociosanitario non può avere durata inferiore a tre anni e superiore a cinque.
Nuovi LEA. Per dare applicazione alle previsioni contenute nel decreto sui nuovi LEA che, potenziando l’area socio-sanitaria, hanno delineato nuove tipologie di assistenza, è stata introdotta la nuova definizione di “Aziende socio Sanitarie liguri”.
E’ stata istituita la figura del Direttore socio-sanitario, che affianca nella direzione aziendale gli attuali direttori sanitario e amministrativo. Tutto ciò permetterà di affrontare la maggiore complessità delle prestazioni erogate superando l’attuale frammentazione della risposta socio sanitaria. Il Direttore sociosanitario viene nominato dal Direttore generale dell’Azienda sociosanitaria a partire dal primo gennaio 2017.
Organizzazione. Il provvedimento prevede l’istituzione di Dipartimenti interaziendali per superare logiche organizzative talvolta sovrabbondanti rispetto a funzioni che possono essere esercitate più efficacemente a livello sovraziendale. Con lo stesso scopo la legge consente di accentrare nel Direttore sanitario aziendale anche le funzioni e le responsabilità di Direttore sanitario di presidio ospedaliero.
Le aziende vengono dunque articolate in un’area“ospedaliera” e un’area “territoriale” , che fanno riferimento alla direzione generale e devono favorire l’integrazione fra le funzioni sanitarie, sociosanitarie e i bisogni del territorio: l’area ospedaliera è prevalentemente dedicata al trattamento del paziente in fase acuta ed è sede di un’offerta sanitaria specialistica; l’area territoriale realizza e favorisce l’integrazione delle funzioni sanitarie e sociosanitarie.
Le nuove Aziende Sociosanitarie Liguri collaboreranno con l’Azienda Ligure Sanitaria (A.Li.Sa.) per monitorare le esigenze territoriali e verificare la corrispondenza dell’offerta ai bisogni, i volumi delle prestazioni e degli accordi attuati.
I Distretti sono la sede privilegiata di coordinamento e integrazione delle attività e delle prestazioni sanitarie con l’offerta assistenziale dei Comuni. Fra le funzioni è prevista, infatti, la valutazione delle domande di prestazioni e dei servizi della popolazione di riferimento; i distretti devono, inoltre, assicurare l'accesso integrato ai servizi e alle prestazioni sanitarie, sociosanitarie e sociali ed erogano prestazioni e servizi di base.
I Presidi ospedalieri comprendono una o più strutture ospedaliere, erogano prestazioni di emergenza-urgenza, di ricovero e specialistiche ambulatoriali integrate nella rete dei servizi territoriali.
L’Area dipartimentale di prevenzione eroga prestazioni e servizi di profilassi e prevenzione; di tutela della salute e della sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro; di sanità pubblica e di tutela igienico sanitaria degli alimenti, di igiene veterinaria; svolge attività epidemiologiche e di supporto alle elaborazioni dei piani attuativi locali.
I Dipartimenti interaziendali, con un approccio trasversale, sono chiamati a provvedere al governo clinico perseguendo il coordinamento organizzativo dei servizi e delle attività per gestire percorsi integrati di diagnosi e cura.
Ai Dipartimenti sono assegnati obiettivi annuali e risorse idonee per raggiungere i risultati programmati.
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