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03
Ago

Nuove regole per l’apertura di grandi superfici di vendita

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b2ap3_thumbnail_supermercato-1-piccola.JPGCon 16 voti favorevoli (maggioranza di centro destra), 4 contrati (Movimento 5 Stelle) e 9 astenuti (Pd e Rete a Sinistra) è stato approvato il disegno di legge 94 “Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, numero 1 (Testo Unico del Commercio).

Le novità introdotte prevedono  che nell'individuazione delle aree  per l’insediamento di grandi superfici di vendita si  applichino parametri e criteri di carattere urbanistico ambientale. Il principio guida è quello della sostenibilità ambientale. Alla Regione spetta un parere preventivo  all’inizio dell’iter autorizzativo per l’insediamento di nuove grandi superfici di vendita, che sarà comunque  possibile solo su suolo già edificato, facendo riferimento  a criteri di carattere ambientale  e tenendo conto di parametri relativi ad inquinamento, rischio idrogeologico, viabilità di aree di pregio urbanistico. 

 

In particolare, si crea una apposita commissione regionale interna, che verifica preventivamente l’ammissibilità delle istanze presentate, specificando che al fine della localizzazione delle grandi strutture  di vendita i requisiti richiesti sono l’utilizzo di edifici esistenti  già utilizzati per attività commerciali  o la presenza  di un destinazione  d’uso urbanistica compatibile  con la localizzazione di tali strutture.  In caso di nuove aperture, trasferimento o ampliamenti di grandi strutture di vendita e Centri commerciali è necessario un impegno sottoscritto dal proponente, «con il quale contribuire  alla realizzazione di iniziative di riqualificazione della aree a rischio di tenuta della rete distributiva».Previste, dunque,  misure a tutela delle piccole attività commerciali. Da sottolineare la fascia di tutela della rete commerciale esistente, sino ad un profondità massima di 1000 metri lineari dal perimetro dei centri storici, all’interno della quale è consentito esclusivamente l’insediamento di esercizi di vicinato. Un emendamento della giunta, approvato in aula, stabilisce che la fascia di tutela provvisoriamente sia di 800 metri fino alla deliberazione del Comune  che può estenderla a mille metri o ridurla.

 

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