Nuove regole per l’apertura di grandi superfici di vendita
Con 16 voti favorevoli (maggioranza di centro destra), 4 contrati (Movimento 5 Stelle) e 9 astenuti (Pd e Rete a Sinistra) è stato approvato il disegno di legge 94 “Modifiche alla legge regionale 2 gennaio 2007, numero 1 (Testo Unico del Commercio).
Le novità introdotte prevedono che nell'individuazione delle aree per l’insediamento di grandi superfici di vendita si applichino parametri e criteri di carattere urbanistico ambientale. Il principio guida è quello della sostenibilità ambientale. Alla Regione spetta un parere preventivo all’inizio dell’iter autorizzativo per l’insediamento di nuove grandi superfici di vendita, che sarà comunque possibile solo su suolo già edificato, facendo riferimento a criteri di carattere ambientale e tenendo conto di parametri relativi ad inquinamento, rischio idrogeologico, viabilità di aree di pregio urbanistico.
In particolare, si crea una apposita commissione regionale interna, che verifica preventivamente l’ammissibilità delle istanze presentate, specificando che al fine della localizzazione delle grandi strutture di vendita i requisiti richiesti sono l’utilizzo di edifici esistenti già utilizzati per attività commerciali o la presenza di un destinazione d’uso urbanistica compatibile con la localizzazione di tali strutture. In caso di nuove aperture, trasferimento o ampliamenti di grandi strutture di vendita e Centri commerciali è necessario un impegno sottoscritto dal proponente, «con il quale contribuire alla realizzazione di iniziative di riqualificazione della aree a rischio di tenuta della rete distributiva».Previste, dunque, misure a tutela delle piccole attività commerciali. Da sottolineare la fascia di tutela della rete commerciale esistente, sino ad un profondità massima di 1000 metri lineari dal perimetro dei centri storici, all’interno della quale è consentito esclusivamente l’insediamento di esercizi di vicinato. Un emendamento della giunta, approvato in aula, stabilisce che la fascia di tutela provvisoriamente sia di 800 metri fino alla deliberazione del Comune che può estenderla a mille metri o ridurla.
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