Norme Ue per commercio e stabilimenti balneari
All’unanimità il Consiglio regionale ha approvato la mozione presentata da Franco Senarega (Lega Nord Liguria-Salvini) che impegna la giunta ad intervenire presso il Governo ed il Parlamento per ottenere una modifica del Decreto legge 59/2010 al fine di concedere maggiori tutele all’attività del commercio su area pubblica ovvero di escluderlo dall’applicazione della “Direttiva Servizi”.
Nel documento si rileva che la cosiddetta Direttiva Servizi del Parlamento Europeo, che mira a favorire la concorrenza in ogni settore di sua competenza, dà facoltà agli Stati membri di poter escludere determinati settori dall’applicazione, se questi vengono riconosciuti come servizi economici di interesse generale. “Alla luce del principio di legittimo affidamento – si legge nel documento - la precedente normativa ha permesso a oltre centomila famiglie di investire sulle proprie attività, emblema della tradizionale realtà imprenditoriale italiana, con sicurezza e tranquillità, prevedendo da decenni il rinnovo automatico delle concessioni e stabilendo il divieto di entrata alle grandi società di capitali/cooperative e, in materia di durata delle concessioni, la Direttiva prevede durata illimitata ove queste siano teoricamente illimitate ovvero limitate a causa di motivi di interesse generale” . Infine, - si legge nel documento - preso atto del recente parere dell’Avvocatura Generale del’Unione Europea, il quale mette a rischio la sopravvivenza delle imprese balneari liguri ed italiane, la mozione impegna la giunta ad attivarsi presso l’Unione europea affinché si giunga all’esclusione delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo dalla “Direttiva Servizi” o, in alternativa, si preveda per esse una diversa applicazione della direttiva stessa.
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