No alle gare per gli stabilimenti balneari
All’unanimità è stato approvato un ordine del giorno, illustrato dal primo firmatario Marco Melgrati (FI), che impegna la giunta ad attivarsi affinché siano evitate gare a evidenza pubblica delle imprese balneari. Nel documento si sottolinea che il Governo starebbe lavorando a una bozza di disegno di legge di riordino del demanio marittimo che prevede le aste per le concessioni esistenti e l'aumento dei canoni demaniali.
”Una situazione tale – si legge nel testo - distruggerebbe un'eccellenza del turismo italiano in nome della burocrazia europea e delle multinazionali che ne trarrebbero vantaggio mettendo a serio rischio il futuro di migliaia di aziende e di posti di lavoro, e rispetto alla quale nessuna soluzione è stata individuata dagli enti preposti a tutela delle imprese italiane e liguri nello specifico e anche per gli operatori del settore balneare della nostra regione il disegno di legge di riordino del demanio marittimo costituirebbe un grave danno economico e sociale”.
Nell’ordine del giorno viene chiesto l’impegno del presidente della Giunta di Claudio Burlando a invitare in Liguria il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei Sandro Gozi per consentirgli di comprendere le conseguenze che avrebbe un provvedimento del genere.
In Liguria circa tremila imprese lavorano nel settore.
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