Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) che impegna la giunta “al fine di garantire il rispetto del diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione, di istituire l’esenzione dalla compartecipazione delle spese sanitarie per tutti i soggetti che sono risultati portatori sani di mutazione genetica e sono inseriti negli appositi programmi di sorveglianza”. In particolare il consigliere ha rilevato che le mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 accrescono il rischio di cancro al seno e alle ovaie e che le donne portatrici di mutazioni in questi geni hanno un'elevata probabilità (circa il 60 per cento) di sviluppare un tumore mammario nell'arco della vita. 

 

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Il Myrelan, un farmaco antitumorale utilizzato con successo da oltre 50 anni, deve tornare ad essere rimborsabile dal Servizio sanitario nazionale. Dal 16 marzo scorso, infatti, l’Aifa (Agenzia nazionale del farmaco) ha stabilito che questo prodotto deve essere interamente pagato dal paziente (380 euro a confezione). La richiesta, sottoscritta da tutto il Consiglio e proposta da Valter Ferrando e Antonino Oliveri del Pd, impegna la Giunta a intervenire nei confronti del Ministero della Salute affinché l’Aifa reinserisca il Myrelan nella classe dei farmaci rimborsabili. Secondo i firmatari dell’ordine del giorno la recente decisione assunta non rispetta il principio costituzionale del diritto alla salute, è “incomprensibile e inaccettabile”, tanto più che l’Aifa non consente la vendita del farmaco equivalente.