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Apr

Studenti in visita alle foibe

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b2ap3_thumbnail_Delegazione-a-San-Saba_20160412-143845_1.jpgE’ iniziato  il viaggio degli studenti liguri che hanno vinto l’ultima edizione del concorso, bandito dal Consiglio regionale, dal titolo “Il Sacrifico degli italiani della Venezia Giulia e delle Dalmazia: mantenere la memoria, rispettare la verità, impegnarsi per garantire il diritto dei popoli”. I ragazzi, che erano accompagnati dal consigliere regionale Alice Salvatore e dai rappresentanti regionali dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), hanno  visitato i sacrari militari di Redipuglia ed Oslavia, in provincia di Gorizia. Un’altra tappa del viaggio è stata all’ex risiera di San Saba, (foto di Davide Bellucci)  nel cuore di Trieste,  dove ebrei  ed oppositori del regime nazifascista  furono uccisi oppure deportati nei lager nazisti, quindi la delegazione ha raggiunto prima la foiba di Basovizza, alle spalle della città, poi quella di Monrupino. 

 

Oggi gli studenti hanno incontrato il Console generale d’Italia a Fiume, Paolo Palminteri, che ha ricostruito il ruolo svolto nella città dalla famiglia Skull, della quale Alice Salvatore è discendente: il prozio Nevio Skull, era un esponente autonomista fiumano ucciso nel primo giorno dell’avanzata in città  delle truppe slave. Le fonderie di Matteo Skull, trisavolo del consigliere sono ancora presenti e attive in città. «Visite come queste dovrebbero essere organizzate da tutte le Regioni italiane – ha commentato il consigliere regionale – perché rappresentano un momento di crescita culturale e fanno comprendere quali ingiustizie ha subito la comunità italiana  contribuendo  a far conoscere un pezzo della nostra storia a lungo ignorata: dimenticare il passato significa rinunciare ad una parte della nostra identità». Gli studenti hanno anche incontrato i coetanei del liceo italiano di Fiume, una preziosa testimonianza della cultura e della storia italiana nel territorio croato. Il viaggio nella Venezia Giulia concluderà sabato prossimo e prevede, tra l’altro, la visita ad una delle città simbolo dell’esodo: Pola

 

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